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Capitolo 20
Kapitel 20

L’isola misteriosa
Die mysteriöse Insel

Quello sconosciuto raccolto solo, morente di sete in mezzo all’immenso oceano, poteva avere quindici anni. Era spaventosamente magro, di statura alta per la sua età, coi capelli biondi, gli occhi grandi, spalancati, di un azzurro profondo, i lineamenti energici ma alterati da una lunga serie di patimenti. Era molto se pesava quaranta chilogrammi, compresi gli stracci che avvolgevano le sue magre membra.
L’ingegnere e O’Donnell, vivamente commossi nel vedersi davanti quel ragazzo ridotto a pelle e ossa, s’affrettarono a portargli una bottiglia di vino e una tazza d’acqua.
Il mozzo respinse la prima ma vuotò tutto d’una fiato la tazza, ripetendo con un fil di voce: “Oh! datemene ancora, signori!...
“Bevi un sorso di questo vino, prima, povero ragazzo,” disse l’ingegnere, “dopo berrai quant’acqua vorrai.”

Die mysteriöse Insel

Dieser Unbekannte, der inmitten des Atlantiks am Verdursten war, war etwa 15 Jahr alt. Er war entsetzlich mager, von für sein Alter großem Wuchs, mit blonden Haaren, großen Augen, weiten tiefblauen Augen, mit energischen Gesichtszügen, die jedoch von einer Serie leidvoller Erfahrungen verzerrt waren. Er wog höchsten, zusammen mit den Kleidern, die seine mageren Glieder umhüllten, vierzig Kilogramm.
Der Ingenieur und O`Donnell, beide zutiefst bewegt durch den Anblick eines Jungen der nur noch Haut und Knochen war, beeilten sich ihm eine Flasche Wein und eine Tasse Wasser zu geben.


Il mozzo respinse la prima ma vuotò tutto d’una fiato la tazza, ripetendo con un fil di voce: “Oh! datemene ancora, signori!...
“Bevi un sorso di questo vino, prima, povero ragazzo,” disse l’ingegnere, “dopo berrai quant’acqua vorrai.”
Il naufrago obbedì, poi vuotò un altro bicchiere d’acqua che l’irlandese gli porgeva. “Grazie, signori,” balbettò.
“Hai fame?” gli chiese l’ingegnere.
“Tanta, signore,” rispose il naufrago. “Sono tre settimane che vivo con un biscotto ogni ventiquattr’ore e tre giorni che il mio stomaco è vuoto.”
“Lo vedo dalla tua magrezza, povero ragazzo. Bagna per ora questi biscotti in un bicchiere di vino: una scorpacciata dopo tanti digiuni potrebbe esserti fatale.”
“Ah! Voi siete buoni, signori,” disse. “Non lo erano certamente quelli della zattera.”
“Di quale zattera intendi parlare?”
“Di quella che montava l’equipaggio.”
“Si è sfasciata?”
“No, signore.”
Der Junge lehnte ersteres ab, leerte aber in einem Zug die Tasse und wiederholte mit leiser Stimme: "Oh! Gebt mir mehr, meine Herren!"
"Trink zuerst einen Schluck von dem Wein, armer Junge", sagte der Ingenieur, "danach kannst du soviel Wasser trinken wie du willst."
"Der Schiffbrüchige gehorchte, leerte dann noch ein Glas Wasser, das der Ire im reichte."
"Danke meine Herren", stammelte er.
"Hast du Hungr?", fragte ihn der Ingenieur.
"Einen enormen", antwortete der Schiffbrüchige. "Ich leben schon seit drei Wochen mit einem Zwieback alle 24 Stunden und seit drei Tagen ist mein Bauch leer."
"Das sieht man dir an, so mager wie du bist, mein armer Junge. Tauch jetzt erstmal diesen Zwieback in einem Glas Wein. Ein Übermaß an Essen nach so langem Fasten könnte schlimme Folgen für dich haben."
"Ah! Ihr seid gut, meine Herren", sagte er. "Das waren die von dem Floß nicht."
"Von welchem Floß sprichst du?"
"Das auf welches die Mannschaft gegangen ist."
"Ist es auseinandergebrochen?"
"Nein, mein Herr."

“Ma perché l’hai abbandonata?”
“Per non venire ucciso e divorato,” rispose il mozzo, battendo i denti per il terrore.
“Quale terribile dramma marino si è svolto in questi paraggi?” mormorò O’Donnell.
“Si è affondata la tua nave?” chiese Mister Kelly.
“Sì, è andata a picco tre settimane fa a milletrecento miglia dalle isole Canarie,” disse il mozzo. “Si chiamava Florida ed era salpata da Baltimora con un carico di bazzeccole, destinata ai porti della Sierra Leone. Una notte si aprì una falla sotto la ruota di prua e il brick cominciò a fare acqua in tale quantità da rendere inutile il lavoro delle pompe. Si misero in acqua le imbarcazioni, ma il caldo aveva disgiunto le tavole e affondarono tutte, eccetto il piccolo canotto che io montavo poco fa. Allora, mentre una parte dell’equipaggio manovrava le pompe, gli altri marinai improvvisarono una zattera. Non avevano ancora terminato di costruirla, che il brick affondò, trascinando con sé il capitano e il secondo di bordo. Nella confusione che accadde in quel supremo istante, furono dimenticati i viveri che erano stati accumulati sul ponte del legno affondante, e si poterono a grande stento salvare tre casse di biscotti e due barilotti d’acqua che ancora galleggiavano.
"Nein, mein Herr."
"Warum hast du es dann verlassen?"
"Damit ich nicht getötet und aufgefressen werde", antwortete der Junge, und klapperte vor Schreck mit den Zähnen.
"Was für ein schreckliches Seeunglück hat sich in dieser Gegend ereignet?", murmelte O`Donnell.
"Ist dein Schiff untergegangen?" fragte Mister Kelly.
"Ja, es ist vor drei Wochen 1300 Meilen von den Kanarischen Inseln entfernt gesunken", sagte der Junge. "Es hieß Florida und war von Baltimore aus mit einer Ladung Kolonialwaren für die Häfen in Sierra Leone bestimmt waren, in See gestochen. Eines Nachts entstand ein Leck unter dem Steuerrad am Bug und es strömte soviel Wasser ein, dass die Pumpen nutzlos wurden. Man ließ die Schiffe zu Wasser, dochdie Hitze hatt die Bohlen auseinandergetrieben, so dass alle, bis auf den kleinen, auf dem ich bis vor kurzem war, sanken. Während also ein Teil der Mannschaft die Pumpen bedienten, bauten die anderen ein provisorisches Floß. Sie waren noch nicht ganz mit dem Bau fertig, da sank die Brick und schleppte den Kapitän und den ersten Offizier mit sich. In dem Durcheinander, das dann entstand, vergaß man die Lebensmittel, die auf der Brücke des untergegangenen Schiffes aufgestappelt waren und man konnte nur mit viel Mühe drei Kisten Zwieback und zwei Fässer mit Wasser retten, die noch an der Oberfläche schwammen.

Fu deciso di fare rotta verso l’est, per approdare alle isole Canarie o in qualche punto della costa africana, ma le calme ci sorpresero e rimanemmo lunghi giorni immobili sotto un calore spaventevole. L’acqua ben presto mancò, poi mancarono i biscotti, quantunque venissero misurati con grande parsimonia.
Io avevo notato che i marinai tenevano sovente gli occhi fissi su di me e che poi si radunavano, discutendo calorosamente, ma procurando sempre che la loro voce non giungesse fino a me. Mi nacque un sospetto orribile: che tramassero di uccidermi e poi pascersi delle mie carni. Cinque notti orsono, mentre fingevo di dormire, vidi avvicinarsi a me il mastro d’equipaggio, seguiti da due marinai e udii il primo dire: “È magro come un merluzzo secco: preferisco che la sorte decida.”
“No,” risposero i compagni. “Questo fanciullo sarà la prima vittima della fame. Perché attendere che muoia? Prima o dopo è tutt’uno e noi potremo forse salvarci.”
Man entschied, nach Osten zu fahren und auf den Kanarischen Inseln oder an irgendeinem Punkt der afrikanischen Küste anzulegen, doch die Ruhe überraschte uns und wir blieben lange Tage unbeweglich unter einer entsetzlichen Hitze. Bald schon mangelte es an Wasser, dann an Zwieback, obwohl sie äußerst sparsam zugeteilt wurden.
Ich bemerkte, dass die Matrosen oft den Blick auf mich hefteten und sich dann versammelten und dabei hitzig debatierten, jedoch immer darauf achtend, dass ihre Stimmen nicht bis zu mir gelangen. Ich schöpfte den schrecklichen Verdacht, dass sie planen mich zu töten und sich dann über mein Fleisch hermachen wollten. Drei Nächte vergingen, als ich, während ich vortäuschte zu schlafen, sah, wie sie sich der Anführer der Manschaft gefolgt von zwei Matrosen sich mir näherten und ich hörte den ersten sagen: "Er ist so mager wie ein Kabeljau trocken. Ich würde es vorziehen, wenn das Los entscheiden würde."
"Nein", antworteten die Kumpane. "Dieser Junge wird das erste Opfer des Hungers sein. Warum sollen wir warten bis er stirbt? Früher oder später ist egal und wir können uns vielleicht retten."

Poi si allontanarono dicendo: “A domani.”
“Miserabili,” esclamò O’Donnell. “Uccidere un ragazzo!”
“La fame non ragiona, amico mio,” disse l’ingegnere. “Continua, ragazzo.”
“Avevo messo in serbo alcuni biscotti e un mezzo litro d’acqua che avevo nascosto nel cavo di una trave, sotto il tavolato della coperta. Decisi di fuggire senza perdere tempo. Attesi che tutti dormissero, poi salii nel canotto che era ormeggiato a poppa della zattera, m’imbarcai portando con me le poche provviste e mi allontanai dirigendomi verso il sud. Arrancai disperatamente tutta la notte, e all’alba avevo percorso tanto cammino da non scorgere più la zattera. Due giorni dopo avevo consumato i miei viveri, ma continuai a remare, con la speranza di incontrare qualche nave in rotta dall’Europa all’America, finché, stremato di forze, morendo di sete e di fame, stramazzai in fondo al canotto. Mi ero rassegnato a morire, quando, aprendo gli occhi vidi brillare una luce e presso a questa disegnarsi una forma umana...”
“Ero io che avevo acceso una torcia,” disse l’ingegnere. “Devi essere rimasto assai sorpresero nel vedere un uomo in aria.”
Dann entfernten sie sich und sprachen: "Bis morgen."
"Die Elenden", rief O`Donnell. "Einen Jungen töten!"
"Der Hunger denkt nicht nach, mein Freund", sagte der Ingenieur. "Fahr fort Junge."
Ich hatte ein paar Zwiebacke aufbewahrt und einen halben Liter Wasser, den ich im Hohlraum eines Balkens versteckt hatte, unter dem Holzboden der Decke. Ich beschloss zu flüchten ohne Zeit zu verlieren. Ich wartete, bis alle schliefen, dann bestieg ich den Kahn, der am Bug des Floßes angebunden war, bestieg ihn mit den wenigen Vorräten und entfernte mich in Richtung Süden. Ich rackerte mich die ganze Nacht ab und hatte in der Morgendämmerung ein so große Strecke zurückgelegt, dass ich das Floß nicht mehr sah. Zwei Tage später hatte ich meine Lebensmmittel aufgebraucht, doch ich ruderte weiter, in der Hoffnung auf ein Schiff zu stoßen, dass von Europa nach Amerika unterwegs war, bis ich, am Ende meiner Kräfte, verdurstend und verhungernd, auf den Boden des Kahnes niedersank. Ich hatte mich damit abgefunden zu sterben, als ich, die Augen öffnend, ein Licht aufleuchten sah und in dessen Nähe die Gestalt eines Menschen..."
"Das war ich, als ich eine Fackel entzündete", sagte der Ingenieur. "Du musst ziemlich überrascht gewesen sein, als du einen Mann in der Luft sahst."

“Sì, signore,” rispose il mozzo. “Credetti di sognare, ma avendo scoperto sopra di voi una grande massa nera che rifletteva qua e là i bagliori della torcia, quantunque la cosa mi sembrasse strana, indovinai subito che sopra di me passava un pallone e lancia il mio primo grido.”
“Sei americano?' gli chiese Kelly.
“Sì, signore, sono virginiano, nato a Richmond e mi citiamo Walter Chidley.”
“Hai parenti a Richmond?”
“No, signore, sono solo al mondo e non li ho mai conosciuti.”
“Ti prendo come mio figlio.”
Gli occhi azzurri del povero mozzo si empirono di lacrime.
“Signore... signore.” balbettò. “Voi siete buono... e vi offro la mia vita.”
“Conservala, mio povero ragazzo,” disse l’ingegnere, commosso. “Benedico questo viaggio che mi ha fatto incontrare due buoni amici.”
“Grazie, Mister Kelly,” disse O’Donnell, stringendogli la mano che gli porgeva. “Questi due amici, come voi volete chiamarli, vi devono la vita.”
"Ja mein Herr, antwortete der Junge. "Ich glaubte, ich träume. Als ich aber über euch eine große, schwarze Masse sah, die ab und an den Schein der Fackel reflektierte, erriet ich rasch, auch wenn mir alles etwas seltsam vorkam, dass sich über mir ein Ballon befindet und ich stieß meinen ersten Schrei aus."
"Bist du Amerikaner?", fragte ihn Kelly.
"Ja, mein Herr, ich komme aus Virginia, bin in Richmond geboren und heiße Walter Chidley."
"Hast du Eltern in Richmond?"
"Nein, der Herr, ich bin allein auf der Welt und habe sie nie gekannt."
"Ich werde dich wie meinen Sohn behandeln."
Die blauen Augen des armen Jungen füllten sich mit Tränen.
"Mein Herr, mein Herr", stotterte er. "Ihr seid zu gut, ich schenke ihnen mein Leben."
"Bewahr es auf mein armer Junge", sagte der Ingenieur, bewegt. "Ich preise diese Reise, die mir so gute Freunde beschert hat."
"Danke, Mister Kelly", sagte O`Donnell, und drückte die Hand, die er ihm reichte. "diese zwei Freunde, wie ihr sie nennt, verdanken Ihnen ihr Leben."

“E a voi forse devo la mia salvezza, O’Donnell. Senza di voi non so cosa sarebbe accaduto di me, in compagnia di quel disgraziato Simone.” Poi, volgendosi al mozzo:
“È al nord che si trova la zattera?” gli chiese.
“Lo credo, Mister Kelly.”
“Quanti uomini la montano?”
“Quando l’abbandonai si trovavano a bordo quattordici marinai, ma temo che ora non siano tutti vivi. Qualcuno sarà stato divorato.”
“Se la incontreremo cercheremo di aiutare quei disgraziati. Possiedo ancora dei viveri sufficienti per nutrirci un mese e spero di non aver bisogno di tanto per raggiungere la costa. Coricati su quel materasso, ragazzo mio e riposati: tu devi essere sfinito. Quando ti sveglierai potrai mangiare a piacimento.”
In quell’istante un urto violento fece oscillare fortemente la scialuppa e un nembo di spuma balzò sopra i bordi.
"Und ich verdanke meine Rettung Ihnen, O`Donnell. Ich weiß nicht, was ohne sie gewesen wäre, in Gesellschaft mit dem unglücklichen Simone." Dann, sich dem Jungen zuwendend.
"Befindet sich das Floß im Norden?", fragte er ihn.
"Das glaube ich, Mister Kelly."
"Wieviele Männer haben es bestiegen?"
"Als ich es verließ waren 14 Matrosen an Bord, aber ich befürchte, dass jetzt nich mehr alle Leben. Der eine oder andere wird wohl schon aufgefressen worden sein."
"Wenn wir sie finden, werden wir versuchen, den Unglücklichen zu helfen. Ich verfüge noch über ausreichend Lebensmittel, um uns einen Monat zu ernähren und ich hoffe, dass wir nicht soviel brauchen, um die Küste zu erreichen. Leg dich auf diese Matraze, mein Junge und ruh dich aus. Du musst erschöpft sein. Wenn du aufwachst, kannst du essen soviel du willst."
In diesem Moment erschütterte ein heftiger Stoß die Gondel und eine Schaumwolke spritzte über die Bordwand.

“Le onde!” esclamo O’Donnell, che si era curvato sul parapetto. “Tocchiamo la superficie dell’oceano.”
“Ci eravamo dimenticati di scaricare della zavorra,” disse l’ingegnere. “Questo ragazzo non pesa molto, ma gli aerostati non vogliono saperne di sopraccarichi.”
O’Donnell prese un sacco di zavorra di cinquanta chilogrammi e lo precipitò nell’oceano. Il Washington subito si rialzò, tendendo le corse delle àncore e la guide-rope.
“Vento da sud-ovest,” disse l’ingegnere, gettando uno sguardo sul mostra-vento appeso all’asta della bandiera e un altro alla bussola. “Partiamo!”
Rovesciarono i due coni e trassero a bordo la guide-rope. I due immensi fusi salirono lentamente e, raggiunti i quattrocento metri, si misero a filare verso il nord-est, in direzione delle Canarie.
Il mozzo, stremato dalle lunghe veglie e dai lunghi digiuni, si era coricato e dormiva tranquillamente sul materasso un tempo occupato dal disgraziato Simone; l’ingegnere, che aveva terminato il suo quarto di guardia, l’aveva imitato e O’Donnell si era collocato a prua, fumando. La notte era oscura assai. Uno strato di vapori, che a poco a poco si erano accumulati nelle profondità degli spazi celesti, intercettava completamente la debole luce degli astri.
"Die Wellen!", schrie O`Donnell, der ans Geländer gesprungen war. "Wir berühren die Oberfläche des Ozeans."
"Wir haben vergessen, Ballast abzuwerfen", sagte der Ingenieur. "Dieser Junge wiegt nicht viel, aber die Ballons wollen nichts von einem Übergewicht wissen."
O`Donnell nahm einen Sack Ballast von fünfzig Kilogramm und warf ihn in den Ozean. Die Washington erhob sich schnell und spannte die die Seile der Anker und die Führungsseile.
"Wind aus Süd-Osten", sagte der Ingenieur und warf einen Blick auf die Fahne, die die Windrichtung anzeigte, die an der Fahnenstange der Flagge befestigt war und einen anderen auf den Kompass. "Gehen wir!".
Sie warfen die zwei Kegel um und holten das Führungssel ein. Die zwei enormen Ballons stiegen langsam höher und begannen, auf einer Höhe von vierhundert Meter angekommen, Richtung Nord-Osten zu schweben, in Richtung der kanarischen Inseln.
Der Junge, von den langen Wachen und dem langen Fasten erschöpft, hatte sich zusammengekauert und schlief friedlich auf der Matraze, die früher von dem unglücklichen Simone benutzt wurde. Der Ingenieur, der seinen Teil der Wache beendet hatte, hatte es ihm gleich getan und O`Donnell hatte sich rauchend ans Bug gesetzt. Die Nacht war ziemlich kühl. Ein Schicht Dampf, die sich Schicht für Schicht in der Tiefe des himmlischen Raumes aufgeschichtet hatte, fing das schwache Licht der Sterne vollkommen ab.

Giù, in fondo, l’oceano brontolava sordamente e si udivano le onde, sollevate dal vento che era diventato assai fresco, urtarsi e sfasciarsi. Di quando in quando, su quei flutti d'inchiostro si vedevano balenare dei punti luminosi che tosto scomparivano. Probabilmente erano pesce-cani, le bocche dei quali, di notte, diventano fosforescenti. Il Washington marciava con rapidità di venti chilometri all’ora, ma la sua direzione non era stabile. Sovente la corrente d'aria cambiava e lo spingeva ora verso il nord ora verso l’est e qualche volta lo ricacciava verso il sud. Alle dieci del mattino, però, la corrente del sud-ovest ebbe il sopravvento e trascinò l'aerostato verso il nord-nord-ovest, con una velocità superiore ai quaranta chilometri all’ora. Se continuava in quella direzione, gli aeronauti non dovevano tardare a scoprire qualche terra.
Unten, in der Tiefe, rauschte dumpf der Ozean und man hörte die vom Wind aufgewühlten Wellen, der ziemlich frisch geworden war, gegeneinanderknallen und sich auflösen. Von Zeit zu Zeit sah man in diesen tintenfarbigen Wellen Lichtpunkte aufblitzen, die sogleich wieder verschwanden. Wahrscheinlich waren es Haie, deren Mäuler des Nachts phosphoreszierten. Die Washington bewegte sich mit einer Geschwindigkeit von zwanzig Stundenkilometern, doch ihre Richtung war nicht stabil. Die Windströmung wechselte oft und zog das Flugschiff in Richtung Nord-Osten, mit einer Geschwindigkeit von über vierzige Kilometer die Stunde. Wenn es in dieser Richtung weiterflog, mussten die Ballonfahrer bald auf Land stoßen.

Alle quattro, mentre cominciava a disegnarsi verso oriente una bianca striscia di luce, una pioggia violenta si scatenò sull’oceano. I vapori che durante la notte si erano condensati sopra quella porzione dell'Atlantico, si scioglievano rapidamente.
Quei grossi goccioloni, cadendo sulla seta dei due palloni, producevano degli strani crepitii e rendevano pesante il vascello, il cui gas non aveva ancora cominciato a dilatarsi.
O’Donnell, che era sempre di quarto, s’accorse ben presto che scendeva verso l’oceano con notevole velocità. Dopo pochi minuti scorse le onde dell’Atlantico a sole quaranta braccia. Svegliò Mister Kelly e lo informò di quella rapida caduta.
“Gettiamo zavorra,” disse l’ingegnere.
“Ne abbiamo gettati altri cinquanta chilogrammi ieri sera, Mister Kelly,” disse l’irlandese.
“È necessario alleggerirci, O’Donnell”.
“Ma fra poco rimarremo senza, se continuiamo questo getto.”
“Abbiamo ancora trecento metri cubi d’idrogeno.”
“Vada la zavorra, dunque.”
Um vier, als sich im Osten ein weißer Streifen Licht abzuzeichnen begann, prasselte ein heftiger Regen auf den Ozean nieder. Der Dampf, der sich während der Nacht über diesem Teil des Atlantiks zusammengeballt hatte, löste sich plötzlich auf.
Diese dicken Tropfen, die auf die Seide der Ballons fielen, verursachten ein merkwürdiges Rascheln und beschwerten das Schiff, dessen Gas sich noch nicht ausgedehnt hatte. O`Donnell, der immer noch Wache hielt, bemerkte rasch, dass er mit beachtlicher Geschwindigkeit zum Ozean absackte. Nach einigen Minuten bemerkte er, dass die Wellen des Atlantiks nur noch vierzig Ellen entfernt waren.
"Lassen Sie uns Ballast abwerfen", sagte der Ingenieur.
"Wir haben gestern abend weitere fünfzig Kilogramm abgeworfen, Mister Kelly", sagte der Ire.
"Es ist nötig, dass wir leichter werden, O`Donnell."
"Wir werden bald ohne sein, wenn wir so weitermachen."
"Wir haben immer noch dreihundert Kubikmeter Wasserstoff."
"Dann also hinab mit dem Ballast."

Un altro sacco fu gettato. Il Washington s’innalzò con rapidità, attraverso lo strato nuvoloso, inzuppando uomini, coperte e materassi e si arrestò a milletrecento metri, filando sopra le masse vaporose. Lassù il vento soffiava gagliardo, mantenendo la direzione di nord-nord-est, con grande soddisfazione dell’ingegnere che sperava di risalire verso l’Europa, evitando la grande corrente dei venti alisei che potevano spingerlo nell’Atlantico centrale.
Alle otto del mattino, l’aerostato era salito di altri millecinquecento metri avendo cominciato il dilatamento dell’idrogeno a causa del calore solare che era ancora intenso, quantunque gli aeronauti si fossero allontanati assai dal Tropico del Cancro.
Alle dieci, O’Donnell, che stava seduto a prua discorrendo col mozzo, segnalò un grande transatlantico che filava verso l’occidente con una velocità di quarantadue chilometri all’ora e al basso, a circa ottocento metri dalla superficie dell'oceano, si estendevano ancora qua e là dei nuvoloni gravidi di pioggia, i quali erano separati da brevi distanze.
Ein weiterer Sack wurde abgeworfen. Die Washington stieg schnell durch die nebulösen Schichten nach oben, wodurch die Menschen, die Decken und die Matrazen durchnässt wurden und hielt auf tausenddreihundert Meter an und schwebte dann über den Massen an Dampf. Unten blies, zur großen Zufriedenheit des Ingenieurs, der hoffte wieder Richtung Europa aufzusteigen und die große Strömung der Passatwinde zu umgehen, die ihn in den mittleren Atlantik treiben konnten, stramm der Wind, immer in gleicher nord-östlicher Richtung.
Um acht Uhr morgens, nachdem der Wasserstoff aufgrund der Sonnewärme, die immer noch intensiv war,obwohl die Ballonfahrer sich vom Wendekreis des Krebses entfernt hatten, begonnen hatte sich auszudehnen, war das Flugschiff auf tausenfünfhundert Meter emporgestiegen.
Um zehn Uhr zeigte O`Donnell, der an der Bordwand stand und sich mit dem Jungen unterhielt, auf einen großen Ozeandampfer, der mit einer Geschwindigkeit von 42 Kilometer die Stunde in Richtung Westen fuhr und unterhalb, auf etwa achthundert Meter über der Oberfläche des Ozeanz dehnten sich noch hier und da schwere, regenbeladene Wolken aus, die von kurzen Leerräumen getrennt waren.

Alle undici, l’ingegnere che da parecchio tempo guardava ostinatamente verso l’est, mostrò a O’Donnell una specie di nebbia, ma che si alzava in forma di cono e che appariva a una grandissima distanza.
“Che cos’è?” chiese l'irlandese.
“Laggiù si estendono le isole Canarie,” rispose l'ingegnere.
“Le Canarie!” esclamò O’Donnell. “È impossibile, signore, che vi siamo giunti così presto!”
“Giunti? Vi è ancora un bel tratto di via da percorrere, amico mio.”
“Se si scorge una delle loro montagne, non devono essere molto lontane.”
“Ma quel picco che voi scorgete è quello di Teneriffa, il quale è tanto alto che lo si scorge dalla distanza di più di duecento chilometri.”
“Abbiamo del tempo per giungere a quell’arcipelago”
“Se mai lo toccheremo, poiché il vento ci spinge al largo di quelle isole.”
“Formano un gruppo considerevole, quelle terre?”
Um elf zeigte der Ingenieur, der schon seit einiger Zeit beharrlich Richtung Osten schaute, O`Donnell eine Art Neben, der sich jedoch in Form eines Kegels in die Lüfte erhob und sehr weit entfernt zu sein schien.
"Was ist das", fragte der Ire.
"Da unten breiten sich die kanarischen Inseln aus", antwortete der Ingenieur.
"Die Kanaren!", rief O`Donnell. "Es ist nicht möglich, mein Herr, dass wir sie so schnell erreicht haben!"
"Errreicht? Da ist noch ein gutes Stück Weg zurückzulegen mein Freund."
"Wenn man einen ihrer Berge von weitem erblickt, dann müssten sie nicht mehr allzu weit entfernt sein."
"Doch dieser Berg, den ihr da seht, ist der von Teneriffa, der so hoch ist, dass man ihn noch von einer Entfernung von zweihundert Kilometer aus erkennt."
"Wir haben ausreichend Zeit, um ihn zu erreichen."
"Wenn wir ihn jemals erreichen, denn der Wind treibt uns weg von diesen Inseln."
"Bilden diese Inseln ein großes Stück Erde?"

“Le isole sono cinque, la Gran Canaria, Palma, Lanzarate, Geneira, Ferro; poi vengono le isolette di Labos, Roqueta, Alegranza, Santa Giara e Graciosa, ma pare che un tempo fossero undici.”
“È scomparsa l’undicesima?”
“Così si dice.”
“Non si crede forse alla sua scomparsa?”
“Sì e no.”
“Spiegatevi meglio, Mister Kelly.”
“Allora vi dirò che le antiche cronache portoghesi fanno menzione di un’isola che si chiamava S. Bernardo. Si dice che alla prima metà del XV secolo, un vecchio marinaio si presentasse al re Enrico confidandogli di aver veduto nei pressi delle Canarie un’isola abitata da antichi portoghesi e sulla quale sorgevano sette opulente città con grandiosi palazzi. Narra ora la leggenda che un ricco cavagliere portoghese, certo Don Fernando de Ulmo, partisse con due caravelle armate a proprie spese, alla ricerca di quell’isola misteriosa che supponeva abitata da portoghesi fuggiti dalla patria durante l’invasione dei mori, cioè nell’VIII secolo.
"Es sind ingesamt fünf Inseln: Gran Canaria, Palma, Lanzarote, Gomera und El Hierro. Dann gibt es noch die Inseln Labos, Roqueta, Alegranza, Santa Giara und Graciosa, doch es scheint, dass es ursprünglich elf waren."
"Ist die elfte verschwunden?"
"So sagt man."
"Glauben Sie etwa nicht an ihr verschwinden?"
"Ja und nein."
"Könnten Sie das genauer erklären, Mister Kelly."
Ich sage Ihnen jetzt, dass die antiken portugiesischen Chroniken eine Insel erwähnen, die S.Bernardo hieß. Man sagt, dass in der Mitte des XV Jahrhunderts ein alter Matrose beim König Heinrich vorgesprochen habe und ihm anvertraut hat, dass er in der Nähe der Kanaren eine Insel gesehen hatte, die von ehemaligen Portugiesen bewohnt war und auf der sich sieben reiche Städte mit prächtigen Palästen emporhoben. Die Legende erzählt nun, dass ein reicher portugiesischer Ritter, ein gewissen Don Fernando de Ulmo, mit zwei bewaffnete Karavellen sich auf eigene Kosten auf den Weg machte, diese mysteriöse Insel zu finden, von der er annahm, dass sie von Portugiesen bewohnt war, die während des Einfalls der Mauren, also im VIII Jahrhundert, aus ihrem Heimatland geflüchtet waren.

Fernando de Ulmo sarebbe partito, avrebbe sbarcato a S. Bernardo, splendidamente accolto da parte dei suoi compatrioti i quali lo avrebbero nominato loro adelantado. Ma ecco che comincia una storia meravigliosa e assai stravagante. La leggenda dice che, un secolo dopo, Fernando de Ulmo ritornava a Lisbona...”
“Cent’anni dopo?” chiese O’Donnell.
“Sì, ma è la leggenda che narra questo amico mio. Si fece conoscere, ma lo trattarono da pazzo: più nessuno si ricordava di lui e del suo viaggio all’isola delle sette opulente città, essendo i suoi amici e i suoi parenti morti da molti anni. Un vecchio, però, si rammentò di aver udito raccontare, nella sua gioventù, che un Ulmo era partito per le Canarie e condusse il navigatore presso una tomba dove era scolpito il suo ritratto, che gli somigliava assai, malgrado l’età. Ulmo ripartì per le Canarie per ritrovare la sua isola, ma era scomparsa. Morì poco dopo mentre sul promontorio di Palma cercava avidamente con gli sguardi le tracce di quella misteriosa terra, e fu sepolto nella cattedrale dell’isola.”
Fernando de Ulmo soll abgefahren und bei der Insel S.Bernardo an Land gegangen sein, wo er seinen Landsleuten mit Freuden begrüßt wurde und zu ihrem Vorsteher ernannt wurde. Doch jetzt beginnt eine erstaunliche und ziemlich extravagante Geschichte. Die Legende besagt, dass ein Jahrhundert später, Fernando de Ulmo nach Lissabon zurückkehrte..."
"Hundert Jahre später?", fragt O`Donnell.
"Ja, aber so lautet die Legende, mein Freund. Er gab sich zu erkennen, doch man hielt ihn für verrückt. Niemand erinnerte sich mehr an ihn und seine Reise zu der Insel mit den sieben prächtigen Städten, da alle seine Freunde, seine Verwandten seit vielen Jahren tot waren. Ein Greis jedoch erinnerte sich, in seiner Jugend gehört zu haben, dass ein Ulmo zu den Kanarischen Inseln gesegelt war und führte den Seefahrer zu einem Grab, auf dem Antlitz eingemeiselt war, das ihm, trotz des Alters, ziemlich ähnelte. Ulmo machte sich wieder auf den Weg, um seine Insel zu finden, doch sie war verschwunden. Er starb wenig später, während er auf dem Kap von Palma mit begehrlichen Blicken Spuren dieser mysteriösen Insel suchte. Er wurde in der Kathedrale dieser Insel begraben."

“Ma credete che sia realmente esistita quell’isola?”
“E perché no? Le Canarie sono di natura vulcanica e quell’isola può essere stata inghiottita durante qualche terribile commozione del fondo marino. Gli abitanti dell’arcipelago e i naviganti portoghesi e spagnuoli dicono che, di quando in quando, specie allorché i crateri di Teneriffa eruttano e il terremoto scuote le isole, quell’isola riappare a fior d’acqua per poi tornare a inabissarsi.”

"Aber glaubt ihr, dass diese Insel tatsächlich existiert hat?"
"Und warum nicht? Die Kanaren sind vulkanischen Ursprungs und diese Insel kann während einer heftigen Erschütterung vom Grunde des Meeres verschlungen worden sein. Die Bewohner des Archipels nd die portugiesieschen und spanischen Seefahrer sagen, dass manchmal, speziell dann, wenn die Krater von Teneriffa eruptieren und ein Erdbeben die Inseln erschüttert, diese Insel wieder über dem Wasser auftaucht, um dann wieder abzutauchen.





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