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Capitolo 35
35. Kapitel

Pinocchio ritrova in corpo al Pesce-cane… Chi ritrova? Leggete questo capitolo e lo saprete.
Pinocchio findet im Inneren des Hais… Wen findet er? Leßt dieses Kapitel und ihr wisst es


Pinocchio, appena che ebbe detto addio al suo buon amico Tonno, si mosse brancolando in mezzo a quel buio, e cominciò a camminare a tastoni dentro il corpo del Pesce-cane, avviandosi un passo dietro l’altro verso quel piccolo chiarore che vedeva baluginare lontano lontano.
E nel camminare sentì che i suoi piedi sguazzavano in una pozzanghera d’acqua grassa e sdrucciolona, e quell’acqua sapeva di un odore così acuto di pesce fritto che gli pareva di essere a mezza quaresima.
E più andava avanti, e più il chiarore si faceva rilucente e distinto: finché, cammina cammina, alla fine arrivò: e quando fu arrivato… che cosa trovò? Ve lo do a indovinare in mille: trovò una piccola tavola apparecchiata, con sopra una candela accesa infilata in una bottiglia di cristallo verde, e seduto a tavola un vecchiettino tutto bianco, come se fosse di neve o di panna montata, il quale se ne stava lì biascicando alcuni pesciolini vivi, ma tanto vivi, che alle volte mentre li mangiava, gli scappavano perfino di bocca.

Kaum hatte Pinocchio seinem Freund dem Thunfisch auf Wiedersehen gesagt, da tappste er durch die Finsternis und begann sich tastend im Innern des Hais herumzulaufen, vorsichtig einen Fuss vor den anderen setzte er in Richtung des kleinen Lichts, dass er ganz in der Ferne flimmern sah.

Während er so ging, spürte er, dass seine Füße in einer Lache aus fettem Wasser und Schlamm wattete. Dieses Wasser stank so streng nach frittiertem Fisch, dass es ihm schien, als wäre, wie in der Mitte der Fastenzeit, der Tisch üppig gedeckt.

Je weiter er voran schritt, desto stärker und klarer leuchtete das Licht. Bis er schließlich, immer weiter schreitend, es schließlich erreicht hatte. Und was fand er vor? Ich lasse euch raten. Er fand einen kleinen gedeckten Tisch, auf dem eine brennende Kerze in einer grünen Kristallflasche strand und am Tisch saß ein alter Mann, sein Haar so weiß, als ob es aus Schnee o weißem Linnen wäre. Er saß da und aß schmatzend kleine, lebende, und zwar so lebend, dass manche ihm aus dem Mund glitten, während er sie aß.


A quella vista il povero Pinocchio ebbe un’allegrezza così grande e così inaspettata, che ci mancò un’ette non cadesse in delirio. Voleva ridere, voleva piangere, voleva dire un monte di cose; e invece mugolava confusamente e balbettava delle parole tronche e sconclusionate. Finalmente gli riuscì di cacciar fuori un grido di gioia e spalancando le braccia e gettandosi al collo del vecchietto, cominciò a urlare:
— Oh! babbino mio! finalmente vi ho ritrovato! Ora poi non vi lascio più, mai più, mai più!
— Dunque gli occhi mi dicono il vero? — replicò il vecchietto stropicciandosi gli occhi, — Dunque tu se’ proprio il mi’ caro Pinocchio?

Bei diesem Anblick wurde Pinocchio von einer solchen großen und unvorhergesehnen Freude ergriffen, dass nicht mehr viel fehlte, und er wäre in ein Delirium gefallen. Er wollte lachen, weinen, so unendlich viel erzählen, doch stattdessen murmelte er etwas vor sich hin, brachte nur stotternd einzelne und unvollständige Wörter hervor.
Schließlich gelang es ihm, einen Freundenstoß auszustoßen, die Arme auszubreiten und sich an den Hals des Alten zu werfen. Er schrie:

"Oh mein Papa! Endlich hab ich dich wiedergefunden! Von nun an werde ich dich nicht mehr verlassen, nie mehr, nie mehr!"

"Meine Augen berichten mir also die Wahrheit?", antwortete der Alte und rieb sich die Augen. "Du bist also mein lieber Pinocchio?"


— Sì, sì, sono io, proprio io! E voi mi avete digià perdonato, non è vero? Oh! babbino mio, come siete buono!… e pensare che io, invece… Oh! ma se sapeste quante disgrazie mi son piovute sul capo e quante cose mi son andate per traverso! Figuratevi che il giorno che voi, povero babbino, col vendere la vostra casacca mi compraste l’Abbecedario per andare a scuola, io scappai a vedere i burattini, e il burattinaio mi voleva mettere sul fuoco perché gli cocessi il montone arrosto, che fu quello poi che mi dette cinque monete d’oro, perché le portassi a voi, ma io trovai la Volpe e il Gatto, che mi condussero all’osteria del Gambero Rosso dove mangiarono come lupi, e partito solo di notte incontrai gli assassini che si messero a corrermi dietro, e io via, e loro dietro, e io via e loro sempre dietro, e io via, finché m’impiccarono a un ramo della Quercia grande, dovecché la bella Bambina dai capelli turchini mi mandò a prendere con una carrozzina, e i medici, quando m’ebbero visitato, dissero subito:
"Ja, ja, ich bin es wirklich! Und du hast mir schon verziehen, stimmt's? Oh! Mein Papa, wie gut ihr seid! Und wenn ich daran denke, wie ich...Oh! Mein Papa, wie gut ihr seid! Und wenn ich daran denke, dass ich dagegen...Oh! Doch wenn du wüsstest, wieviel Unheil mir zugestoßen ist und was ich alles habe durchstehen müssen! Stellt euch vor, dass an dem Tag, als ihr eure Jacke verkauft habt um mir eine Fiebel zu kaufen, damit ich in die Schule gehen kann, ich abgehauen bin, um die Marionetten zu sehen. Die fiese Marionette wollte mich ins Feuer werfen, damit ich seinen Hammelbraten röste. Dann hat er mir fünf Goldstücke gegeben, damit ich sie euch bringe, doch ich bin dem Fuchs und der Katze begegnet, die mich zum Wirtshaus des roten Krebses führten, wo sie wie Wölfe aßen. Dann hab ich mich nachts alleine auf den Weg gemacht und bin in die Hände der Mörder gefallen, die hinter mir her rannten, und ich weg, sie hinterher immer hinterher, und ich weg, bis siemich an den Ast einer Eiche hängten, von wo das Mädchen mit den türkisblauen Augen mich hat abholen lassen in einer kleinen Kutsche. Die Ärzte, als sie mich untersucht hatten, sagten sogleich:

«Se non è morto, è segno che è sempre vivo», e allora mi scappò detto una bugia, e il naso cominciò a crescermi e non mi passava più dalla porta di camera, motivo per cui andai con la Volpe e col Gatto a sotterrare le quattro monete d’oro, che una l’avevo spesa all’osteria, e il pappagallo si messe a ridere, e viceversa di duemila monete non trovai più nulla, la quale il giudice quando seppe che ero stato derubato, mi fece subito mettere in prigione, per dare una soddisfazione ai ladri, di dove, col venir via, vidi un bel grappolo d’uva in un campo, che rimasi preso alla tagliola e il contadino di santa ragione mi messe il collare da cane perché facessi la guardia al pollaio, che riconobbe la mia innocenza e mi lasciò andare, e il Serpente, colla coda che gli fumava, cominciò a ridere e gli si strappò una vena sul petto e così ritornai alla Casa della bella Bambina, che era morta, e il Colombo vedendo che piangevo mi disse: «Ho visto il tu’ babbo che si fabbricava una barchettina per venirti a cercare», e io gli dissi: «Oh! se avessi l’ali anch’io», e lui mi disse: «Vuoi venire dal tuo babbo?», e io gli dissi:
"Wenn er nicht tot ist, dann ist das ein Zeichen dafür, dass er noch lebt." Dann entschlüpfte mir eine Lüge, wodurch meine Nase wuchs, so dass ich nicht mehr durch die Zimmertür kam. Deswegen bin ich mit dem Wolf und der Katze losgegangen, um die vier Goldstücke, eine davon hab ich ja im Wirtshaus ausgegeben, zu vergraben. Der Papagei fing an zu lachen und ich fand von den zweitausen Groschen fand ich gar nichts. Deswegen steckt mich der Richter, als er erfuhr, dass ich bestohlen worden war, ins Gefängnis. Dann bin ich in einem Fangeisen hängen geblieben udn der Bauer hat mir ein Hundehalsband umgehängt, damit ich den Wächter des Hühnerstalls mache. Er erkannte dann meine Unschuld und ließ mich gehen. Die Schlange mit dem rauchenden Schwanz fing an zu lachen und lachte so sehr, dass eine Vene ihrer Brust platzte und sie starb. So ging ich dann in das Haus des Mädchens zurück. Das war aber tot und die Taube, die sag, dass ich weinte, sagte: "Ich habe deinen Papa gesehen. Er hat sich ein kleines Boot gebaut, um dich zu suchen." Und ich sagte zu ihr: "Oh! Wenn ich doch auch Flügel hätte." Sie sagte zu mir.

«Magari! ma chi mi ci porta», e lui mi disse: «Ti ci porto io», e io gli dissi: «Come?», e lui mi disse: «Montami sulla groppa», e così abbiamo volato tutta la notte, e poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi dissero: «C’è un pover’uomo in una barchetta che sta per affogare», e io da lontano vi riconobbi subito, perché me lo diceva il core, e vi feci cenno di tornare alla spiaggia…
— Ti riconobbi anch’io, — disse Geppetto, — e sarei volentieri tornato alla spiaggia: ma come fare? Il mare era grosso e un cavallone m’arrovesciò la barchetta. Allora un orribile Pesce-cane che era lì vicino, appena m’ebbe visto nell’acqua corse subito verso di me, e tirata fuori la lingua, mi prese pari pari, e m’inghiottì come un tortellino di Bologna.

"Willst du zu deineim Vater gehen?" Ich sagte: "Vielleicht, aber wer bringt mich hin." Sie sagte: "Ich bring dich hin". Und ich sagte zu ihr:"Steig auf meinen Rücken". So flogen wir dann die ganze Nacht und am Morgen schauten alle Fischer in Richtung Meer und sagten: "Da ist ein armer Mann in einem kleinen Boot, bald sinkt." Ich habe dich aus der Ferne sofort erkannt, weil das Herz es mir sagte und ich macht dir ein Zeichen, damit du an den Strand zurückkommst."

"Auch ich habe dich erkannt", sagte Geppetto, "und wäre gerne zum Strand zurück gekehrt. Aber wie? Das Meer war aufgewühlt und eine Brecher hatte mein Boot zerstört. Ein riesiger Hai, der in der Nähe war, kam, kaum hatte er gesehen, dass ich ins Wasser gefallen bin, herangeschwommen, streckte die Zunge heraus, schnappte mich und verschlang mich wie Torte aus Bologna. "


— E quant’è che siete chiuso qui dentro? — domandò Pinocchio.
— Da quel giorno in poi, saranno oramai due anni: due anni, Pinocchio mio, che mi son parsi due secoli!
— E come avete fatto a campare? E dove avete trovata la candela? E i fiammiferi per accenderla, chi ve li ha dati?
— Ora ti racconterò tutto. Devi dunque sapere che quella medesima burrasca, che rovesciò la mia barchetta, fece anche affondare un bastimento mercantile. I marinai si salvarono tutti, ma il bastimento colò a fondo e il solito Pesce-cane, che quel giorno aveva un appetito eccellente, dopo aver inghiottito me, inghiottì anche il bastimento…
— Come? Lo inghiottì tutto in un boccone?… — domandò Pinocchio maravigliato.

"Und wie lange bist du nun schon hier drin eingeschlossen?", fragte Pinocchio.

"Von jenem Tag bis heute werden es wohl zwei Jahr sein. Zwei Jahre, mein Pinocchio, doch mir erscheinen sie wie zwei Jahrhunderte!"

"Und wie hast du überlebt? Und woher kommt die Kerze? Und die Streichhölzer, um sie anzuzuünden. Wer hat sie dir gegeben?"

"Ich erzähle dir alles. Du musst wissen, dass jener Sturm, der mein Boot umstürzte, auch ein Handelschiff hat kentern lassen. Die Matrosen konnten sich alle retten, doch die Ladung landete in diesem Hai, der an diesem Tag einen exzellenten Appetit hatte. Nachdem er mich verschlungen hatte, verschlang er auch die Ladung."
"Wie? Er verschlang alles in einem Happen?", fragte Pinocchio verwundert.


— Tutto in un boccone: e risputò solamente l’albero maestro, perché gli era rimasto fra i denti come una lisca. Per mia gran fortuna, quel bastimento era carico di carne conservata in cassette di stagno, di biscotto, ossia di pane abbrostolito, di bottiglie di vino, d’uva secca, di cacio, di caffè, di zucchero, di candele steariche e di scatole di fiammiferi di cera. Con tutta questa grazia di Dio ho potuto campare due anni: ma oggi sono agli ultimi sgoccioli: oggi nella dispensa non c’è più nulla, e questa candela, che vedi accesa, è l’ultima candela che mi sia rimasta…
— E dopo?…
— E dopo, caro mio, rimarremo tutt’e due al buio.
— Allora, babbino mio, — disse Pinocchio, — non c’è tempo da perdere. Bisogna pensar subito a fuggire…

"Alles in einem Happen. Nur den Schiffsmast spukte er aus, weil der ihm wie eine Gräte zwischen den Zähnen stecken geblieben war. Zu meinem Glück bestand die Ladung aus konserviertem Büchsenfleisch und Zwieback, also aus geröstetem Brot, aus Weinflaschen, getrockneten Trauben, aus Käse, Kaffee, Zucker, Kerzen aus Fett und Streichhölzern. Duch all diese Gnade Gottes konnte ich zwei Jahre überleben. Doch heute sind die Vorräte aufgebraucht. Es sind keine Vorräte mehr da und die Kerze, die jetzt brennt, ist die letzte Kerze, die mir übrig geblieben ist.

"Und dann?"
"Und dann, mein lieber, werden wir im Dunkeln sitzen."
"Dann, mein Papa", dürfen wir keine Zeit mehr verlieren. "Wir müssen flüchten."


— A fuggire?… e come?
— Scappando dalla bocca del Pesce-cane e gettandosi a nuoto in mare.
— Tu parli bene: ma io, caro Pinocchio, non so nuotare.
— E che importa?… Voi mi monterete a cavalluccio sulle spalle e io, che sono un buon nuotatore, vi porterò sano e salvo fino alla spiaggia.
— Illusioni, ragazzo mio! — replicò Geppetto, scotendo il capo e sorridendo malinconicamente. — Ti par egli possibile che un burattino, alto appena un metro, come sei tu, possa aver tanta forza da portarmi a nuoto sulle spalle?
— Provatevi e vedrete! A ogni modo, se sarà scritto in cielo che dobbiamo morire, avremo almeno la gran consolazione di morire abbracciati insieme.
E senza dir altro, Pinocchio prese in mano la candela, e andando avanti per far lume, disse al suo babbo:

"Flüchten? Und wie?"

"Flüchten über das Maul  des Hais und uns dann ins Meer stürzen und davon schwimmen. "

"Das ist leicht dahin gesagt, mein lieber Pinocchio, aber ich kann nicht schwimmen."

"Und? Du steigst auf meinen Rücken und ich, der ich ein guter Schwimmer bin, bringe dich sicher zum Strand."

"Das machst du dir was vor!", antwortete Geppetto und schüttelte traurig mit dem Kopf."Glaubst du etwas, dass eine Marionette wie du, die kaum einen Meter hoch ist, soviel Kraft hat, mich schwimmend auf dem Rücken zu tragen?"

"Probier es und du wirst sehen! Wenne es aber ohnehin im Himmel bestimmt wurde, dass wir sterben sollen, dann haben wir wenigstens den Trost, dass wir uns umarmt halten, wenn wir sterben."

Ohne ein weiteres Wort zu verlieren, nahm Pinocchio die Kerze und sagte, während er das Licht vor sich hielt zu seinem Papa:


— Venite dietro a me, e non abbiate paura. E così camminarono un bel pezzo, e traversarono tutto il corpo e tutto lo stomaco del Pesce-cane. Ma giunti che furono al punto dove cominciava la gran gola del mostro, pensarono bene di fermarsi per dare un’occhiata e cogliere il momento opportuno alla fuga.
Ora bisogna sapere che il Pesce-cane, essendo molto vecchio e soffrendo d’asma e di palpitazione di cuore, era costretto a dormir a bocca aperta: per cui Pinocchio, affacciandosi al principio della gola e guardando in su, poté vedere al di fuori di quell’enorme bocca spalancata un bel pezzo di cielo stellato e un bellissimo lume di luna.
— Questo è il vero momento di scappare, — bisbigliò allora voltandosi al suo babbo. — Il Pescecane dorme come un ghiro: il mare è tranquillo e ci si vede come di giorno. Venite dunque, babbino, dietro a me e fra poco saremo salvi.

"Folge mir und habe keine Angst." So gingen sie also ein gutes Stück Weges, durchquerten den ganzen Körper und den ganzen Magen des Hais. Doch als sie den Punkt erreichen, wo der Schlund des Monsters begann, hielten sie es für gut innezuhalten und Ausschau nach dem besten Moment für ihre Flucht zu halten.

Man muss nun wissen, dass der Hai, der sehr alt war und an Asthma und Herzflimmern litt, gezwungen war, mit offenem Maul zu schlafen. Pinocchion konnte also, als er zum Anfang des Schlundes emporgeklettert war und nach oben schaute, ein schönes Stück eines sternenklaren Himmels sehen mit einem wunderschönen Mondschein.

"Das ist der günstigste Moment zur Fluch", flüsterte er sich umdrehend seinem Papa zu. "Der Hai schläft wie ein Siebenschläfer, das Meer ist ruhig und man kann sehen wie am hellichten Tag. Komm also Papa, folge mir und wir werden bald gerettet sein."


Detto fatto, salirono su per la gola del mostro marino, e arrivati in quell’immensa bocca cominciarono a camminare in punta di piedi sulla lingua; una lingua così larga e così lunga, che pareva il viottolone d’un giardino. E già stavano lì lì per fare il gran salto e per gettarsi a nuoto nel mare, quando, sul più bello, il Pesce-cane starnutì, e nello starnutire, dette uno scossone così violento, che Pinocchio e Geppetto si trovarono rimbalzati all’indietro e scaraventati novamente in fondo allo stomaco del mostro.
Nel grand’urto della caduta la candela si spense, e padre e figliuolo rimasero al buio.
— E ora?… — domandò Pinocchio facendosi serio.
— Ora ragazzo mio, siamo bell’e perduti.
— Perché perduti? Datemi la mano, babbino, e badate di non sdrucciolare!…
— Dove mi conduci?

Gesagt, getan. Sie stiegen den Schlund des Seeungeheuers hinauf und kamen schließlich zu dem enormen Maul. Dort angekommen begannen sie auf Zehenspitzen über die Zunge zu laufen. Eine so lange Zunge und breite Zunge, dass sie wie die Prachtstraße eines Gartens erschien. Sie standen schon bereit, um den großen Sprung zu wagen und sich schwimmend ins Meer zu werfen, als der Hai plötzlich nieste und während er nieste machte er eine so heftigen Ruck, dass Pinocchio und Geppetto nach hinten geworfen und wieder in den Grund des Magens des Ungeheuers geschleudert wurden.

Durch die Heftigkeit des Falls, ging die Kerze aus und Vater und sohn saßen im Dunkeln.

"Und jetzt?", fragte Pinocchio besorgt.
"Jetzt, mein lieber Sohn, sind wir verloren."
"Warum verloren? Gib mir die Hand Papa und pass auf, dass du nicht ausrutscht!"
"Wohin führst du micht?"


— Dobbiamo ritentare la fuga. Venite con me e non abbiate paura.
Ciò detto, Pinocchio prese il suo babbo per la mano: e camminando sempre in punta di piedi, risalirono insieme su per la gola del mostro: poi traversarono tutta la lingua e scavalcarono i tre filari di denti. Prima però di fare il gran salto, il burattino disse al suo babbo:
— Montatemi a cavalluccio sulle spalle e abbracciatemi forte forte. Al resto ci penso io.
Appena Geppetto si fu accomodato per bene sulle spalle del figliuolo, Pinocchio, sicurissimo del fatto suo, si gettò nell’acqua e cominciò a nuotare. Il mare era tranquillo come un olio: la luna splendeva in tutto il suo chiarore e il Pesce-cane seguitava a dormire di un sonno così profondo, che non l’avrebbe svegliato nemmeno una cannonat.

"Wir müssen nochmal versuchen zu flüchten. Komm mit mir und habe keine Angst."
Nachdem er dies gesagt hatte, nahm Pinocchio seinen Papa bei der Hand. Auf Zehenspitzen stiegen sie nochmals den Schlund des Monsters hinauf. Dann überquerten sie die Zunge und die drei Zahnreihen. Bevor sie aber den großen Sprung machten, sagte die Marionette zu seinem Papa:

"Steig auf meinen Rücken und umarme mich fest. Alles andere mache ich."

Kaum hatte Geppetto es sich so gut es ging auf dem Rücken Pinocchios eingerichtet, da sprang Pinocchio, der sich seiner Sache ganz sicher war, ins Wasser und  begann zu schwimmen. Das Meer war spiegelglatt, der Mond strahlte in seinem vollen Glanz. Der Hai schlief weiter und sein Schlaf war so tief, das ihn nicht mal das Donnern von Kanonen aufgeweckt hätte.






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